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BIOGRAFIA DELL'INQUIETUDINE
progetto di ricerca

dis-adattamento teatrale de Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa

​

di Marco Morana
con Gemma Costa e Andrea Monno
Regia  Marzia Meddi

Musiche Paolo Paolacci
Light designer Marco D’Amelio
Dramaturg Edward Fortes

Organizzazione e Produzione LISA
 

​

Finalista della XIII edizione del Premio alle arti sceniche Dante Cappelletti

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Biografia dell'inquietudine racconta la storia di un giovane uomo,
Bernardo, che un giorno decide di lanciarsi dalla finestra. Da questo nuovo
inizio il protagonista parte in un viaggio a ritroso alla scoperta della sua vita.
La narrazione comincia dal momento del suo concepimento, attraversa la
sua crescita, la sua relazione con i genitori, per soffermarsi poi sul rapporto con Maya, la donna con cui viveva. Il testo si dipana per segmenti ciclici ed è costituito da elementi che ritornano oniricamente, come in una tragedia comica che si interroga sull'assurdità del vivere.

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SINOSSI

In una cultura fondata sul consumo
esasperato di oggetti ed emozioni,
anche i legami tendono a essere
determinati da quell’economicismo
ormai diventato unico criterio su cui
costruire le nostre vite. Le relazioni
si nutrono di dinamiche illusorie,
siamo abituati a valutare sulla base
della loro utilità, nella facilità d’uso,
e a disprezzare le contraddizioni.
Come dare voce a ciò che non ci
corrisponde? Come si risolve
l’eterno contrasto tra interiorità e
mondo esterno in tutte le sue
differenti accezioni?

 

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RICERCA

Su questo concetto si sviluppa lamessa in scena. La contraddizionedella parola e la disconnessione delpensiero vengono portate avanti da una narrazione ritmica e incalzante, incui si innesta il linguaggio del corpo, agente detonante che fa esplodere ilsenso letterale della parola. Il movimento scenico porterà alla luce il sentiresommerso che agita le coscienze dei personaggi. Così, ciò che emerge e ciòche non si vede si intersecano in una danza continua, spariscono eriappaiono all’infinito seguendo l’andamento ciclico del testo. Senzaperdere la concretezza della verosimiglianza, il percorso della messinscenaterrà costantemente in relazione la parola e l’elemento fisico,nell’intenzione di creare un codice comunicativo potente e riconoscibile.

TEATRO
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