ANNO 2015
CORSO INVOLONTARIO PER L'USO DI EVIDENTI DEBOLEZZE
di Lorenzo Gioielli regia Virginia Franchi
con Elisa Di Eusanio Lorenzo Gioielli Andrea Lolli
Valentina Cretella Marzia Meddi Marco Morana Valeria Spada Arcangelo Zagaria
movimento scenico Marzia Meddi disegno luci Paolo Meglio
scene e costumi LISA aiuto regia Valeria Spada
grafica Andrea Minnucci&Alessandro De Marco
foto di Gabriele Gelsi ufficio stampa Giulia Taglienti - Off Rome
Secondo una statistica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno l’un per cento degli occidentali muore. Il “Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze” offre un impagabile servizio: rivela chi dei presenti allo spettacolo morirà entro dodici mesi.
Per raggiungere questo sconvolgente risultato, la compagnia mette in scena una commedia, il “Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze”, appunto, provocando delle inusitate e sconcertanti reazioni da parte degli spettatori.
Tali reazioni vengono lette da un ospite d’eccezione, la Morte in persona, che al termine della rappresentazione esprime il proprio insindacabile verdetto. Solo un morituro per sera. Gli altri vanno via sani e salvi.
contributi critici
Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze ci mostra proprio il conturbante incontro di amore e morte. […] Muore, così, chi non si confida, chi crede di sapere già tutto, chi non vuole ascoltare: muore e altresì condannerà gli altri alla morte; […] Forse allora l’amore è proprio questo: liberarsi dall’ossessione di sé stessi, della propria morte, e farsi incontro agli altri. Chissà, ieri per lo meno è accaduto, e alla fine in sala non è morto nessuno.
Giulio Sonno, Paper Street
Personaggi al limite del surreale, ed è su questa sottile linea che la penna di Gioielli tratteggia situazioni e sentimenti, utilizzando metafore e allegorie per parlare della complessità, meravigliosa e perfida, dell’essere umano. […] Grazie all’attenta regia di Virginia Franchi, gli attori interpretano con carisma lo spartito, non semplice, di parole e silenzi mai scontati che compone il “Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze”. Se LISA si propone di “trasformare la società dello spettacolo in spettacolo per la società”, con questo “Corso involontario” sta sicuramente percorrendo la strada giusta.
Ilaria Ceci, Corriere Spettacolo
Come è nella cifra dei testi di Lorenzo Gioielli anche questa volta si mettono sul piatto temi impegnativi – la morte in primis – trattati con intelligenza e rispetto senza rinunciare mai alla denuncia diretta, livida, lacerante per urgenza, ma spostando continuamente il soggetto che racconta e che quindi introduce il suo personale punto di vista.
Enrica Rosso, Succede Oggi